<"convivenza tra due o più organismi appartenenti a specie, generi, divisioni e regni differenti. Associazione o coesistenza, stretto rapporto, fusione di elementi diversi">.
Il termine "simbiosi" chiarisce e indica pienamente l'idea di base del nuovo progetto firmato da Marco Zanoli in qualità di leader.
La simbiosi descrive il rapporto tra l'Io del compositore e la Musica da un lato, la relazione tra le diverse voci strumentali all'interno delle composizioni dall'altro.
Ma, in senso più ampio, è anche metafora perfetta del rapporto tra essere umano e ambiente, tra uomo e Terra; un legame primordiale di interdipendenza costante, una simbiosi che determina la continuità della vita stessa.
Nel 2017 nasce l'idea di scrivere e arrangiare musica per quintetto con sezione ritmica più voce e violoncello.
Marco raccoglie intorno a se i musicisti con i quali condivide il proprio percorso artistico e di ricerca da anni; Stefano Risso e Alessandro Giachero, già co-leaders di T.R.E. progetto fondato nel 2002, Giorgia Barosso vocalist compositrice e arrangiatrice con la quale collabora da tempo, e il violoncellista Marco Di Fonte.
Cinque voci convergono in un solo significato simbiotico della musica: definirsi e dialogare in un linguaggio unico e universale.
Alla musica, in larga parte originale scritta per l'occasione, si aggiungono alcuni arrangiamenti di brani di Paul Motian, batterista e compositore fonte di grande ispirazione per il leader di questo progetto.
La musica si rivela attraverso melodie essenziali e autentiche impreziosite da echi originari della musica contemporanea europea e di quella armena, una incessante ricerca dell'invenzione, un alternarsi di atmosfere dense e rarefatte, un continuo gioco di luci e ombre.
L'ascoltatore viene accolto in una dimensione senza tempo capace di guidarlo ad una totale simbiosi con la purezza del suono e il significato più intimo e profondo della musica.