Sometime Ago rappresenta il viaggio, il percorso introspettivo intrapreso in questi anni dalla eclettica compositrice e cantante emiliana, che ha arricchito la sua già forte personalità e la sua caratteristica vocalità con contaminazioni derivanti dalla musica europea che si intrecciano con le radici afroamericane.
La scelta del repertorio prevede composizioni originali di Chick Corea pubblicate tra il 1968 e il 1974; il materiale musicale è stato filtrato con le lenti della contemporaneità e della visione artistica della Barosso che lo ha arrangiato in maniera personale dando alla musica nuova linfa espressiva pur non snaturandone i tratti originali.
Oltre a ciò il progetto vede anche alcune composizioni originali di Giorgia Barosso con le quali l'artista omaggia la figura del grande pianista contemporaneo.
Sometime Ago coniuga la natura avanguardistica di alcune tra le più belle composizioni di Corea con il jazz e la musica classica contemporanea offrendo al pubblico una nuovo punto di vista carico di pathos e di colori, grazie alla vocalità che diviene strumento musicale essa stessa.
Marco Zanoli - Symbiosis
Marco Zanoli - batteria
Giorgia Barosso – voce
Alessandro Giachero - pianoforte
Stefano Risso - contrabbasso
Marco Di Fonte - violoncello
SYMBIOSIS / SIMBIOSI
<"convivenza tra due o più organismi appartenenti a specie, generi, divisioni e regni differenti. Associazione o coesistenza, stretto rapporto, fusione di elementi diversi">.
Il termine "simbiosi" chiarisce e indica pienamente l'idea di base del nuovo progetto firmato da Marco Zanoli in qualità di leader.
La simbiosi descrive il rapporto tra l'Io del compositore e la Musica da un lato, la relazione tra le diverse voci strumentali all'interno delle composizioni dall'altro.
Ma, in senso più ampio, è anche metafora perfetta del rapporto tra essere umano e ambiente, tra uomo e Terra; un legame primordiale di interdipendenza costante, una simbiosi che determina la continuità della vita stessa.
Nel 2017 nasce l'idea di scrivere e arrangiare musica per quintetto con sezione ritmica più voce e violoncello.
Marco raccoglie intorno a se i musicisti con i quali condivide il proprio percorso artistico e di ricerca da anni; Stefano Risso e Alessandro Giachero, già co-leaders di T.R.E. progetto fondato nel 2002, Giorgia Barosso vocalist compositrice e arrangiatrice con la quale collabora da tempo, e il violoncellista Marco Di Fonte.
Cinque voci convergono in un solo significato simbiotico della musica: definirsi e dialogare in un linguaggio unico e universale.
Alla musica, in larga parte originale scritta per l'occasione, si aggiungono alcuni arrangiamenti di brani di Paul Motian, batterista e compositore fonte di grande ispirazione per il leader di questo progetto.
La musica si rivela attraverso melodie essenziali e autentiche impreziosite da echi originari della musica contemporanea europea e di quella armena, una incessante ricerca dell'invenzione, un alternarsi di atmosfere dense e rarefatte, un continuo gioco di luci e ombre.
L'ascoltatore viene accolto in una dimensione senza tempo capace di guidarlo ad una totale simbiosi con la purezza del suono e il significato più intimo e profondo della musica.
Discografia:
Marco Zanoli - Symbiosis - Abeat Records 2018
Giorgia Barosso – Stories Yet To Tell
Giorgia Barosso – Voce
Fabrizio Bosso - Tromba
Mario Zara – Pianoforte
Riccardo Bianchi – Chitarra
Marco Ricci – Contrabbasso
Michele Salgarello – Batteria
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Il progetto nasce dalla collaborazione con il pianista Mario Zara, e propone un repertorio composto da brani inediti e standard jazz riarrangiati con sonorità moderne, pur mantenendo una forte matrice jazz.
Nel repertorio ritroviamo alcuni standard jazz rivisitati da Mario Zara con differenti colorazioni: una versione funk e per certi versi quasi gospel di “Love For Sale”, un arrangiamento molto delicato, quasi a ricordare una ninna nanna, di “But not for Me”, un “Time After Time” molto ritmico e accattivante, un elegante “Oh Lady Be Good” e un moderno e graffiante “Come Rain or Come Shine”.
I testi dei brani inediti sono stati scritti da Giorgia Barosso mentre la parte musicale è nata dalla collaborazione di Giorgia Barosso e Mario Zara ad eccezione di “I”, scritto da Mario Zara, che può essere inteso come il brano più strumentale del progetto. Fra gli inediti ritroviamo l'atmosfera noir di “Stories Yet To Tell”, la colorazione eterea e mistica di “Crystal Glow” e la delicata energia di “Shadow of Sound”.
Ognuno di noi ha delle storie ancora da raccontare...ed è bello poterlo fare con la musica.
Discografia:
Stories yet to tell - Raffinerie Musicali 2013
Progetti passati
Giorgia Barosso & Luca Calabrese 5et – The Party is On
Giorgia Barosso - Voce
Luca Calabrese – Tromba e Flicorno
Carlo Uboldi - Pianoforte
Luciano Milanese - Contrebbasso
Marco Castiglioni - Batteria
Non si dovrebbe mai dimenticare quanto il suono della tromba, del flicorno e di tutti gli strumenti a fiato, sia vicino alla voce umana; si tratta di suoni differenti, diversamente caratterizzati e per questo unici e riconoscibili, prodotti però con la stessa intenzione: emozionare.
Il progetto nasce dall’incontro di due suoni, la voce e il flicorno che, pur mantenendo vive le proprie colorazioni, hanno potuto completarsi ed arricchirsi in questo percorso di ricerca creando una sonorità nuova ed unica; nell’ascolto ad occhi chiusi è possibile scoprire un solo suono, abbandonando piacevolmente la percezione della sua reale doppia provenienza.
Il quintetto si completa con la presenza di altri tre artisti: il pianista Carlo Uboldi, il contrabbassista Luciano Milanese, da lungo tempo sulla scena del Jazz italiano e internazionale e il batterista Marco Castiglioni, solida sorgente di colori.
Discografia:
The party is on - Music Center 2011
Working Brass
Giorgia Barosso – Voce
Angelo Rolando – Trombone
Giovanni De Stefano – Trombone
Mauro Parodi - Trombone
Lorenzo Erra – Pianoforte
Fabio De Marc – Basso
Nicola Stranieri – Batteria
Il progetto propone un repertorio di standard jazz arrangiati per un quartetto di tromboni; la voce si sostituisce in sezione ad uno di essi regalando una colorazione sonora particolare e la ritmica sostiene con delicatezza la sonorità della sezione. Da Gershwin a Ellington, da Porter a Monk, il tutto arricchito dai fraseggi e dai giochi di colori delle quattro voci che si inseguono e si ritrovano nella semplicità della musica.